Il potere dell’alleanza terapeutica
Autori: Gianna Milano, Gianni Tognoni, Il Pensiero Scientifico Editore, 2025.
La storia della medicina è anche storia dei suoi protagonisti: medici, pazienti, famiglie, operatori sanitari, in definitiva la storia di tutti coloro che partecipano a un percorso terapeutico. Un cammino, come ricorda il titolo di questo volume, che si dovrebbe percorrere “insieme” e che dovrebbe rispondere ai bisogni di cura di ciascun individuo. Tuttavia, in questo lunghissimo cammino, la consapevolezza degli aspetti psicosociali della salute e la dimensione etica – che dovrebbero essere proprie di chi fa ricerca medica o di chi pratica l’assistenza sanitaria – non hanno avuto una crescita sempre lineare, anzi, sembrano essersi affievolite a discapito dell’arte della cura. L’assistenza delle persone con bisogni di salute dovrebbe invece essere un lavoro fatto anche di giustizia e di amore. E infatti, come si vuole raccontare in questo libro, c’è chi si è proposto un simile obiettivo e l’ha perseguito attraverso una vocazione che da individuale si è fatta corale, trasformando la professione medica in espressione di cultura democratica.
Esemplificativa in questo senso è la storia di Giuseppe Masera, medico specialista in onco-ematologia pediatrica: negli anni ha tessuto una rete collaborativa, anche internazionale, per la cura della leucemia infantile realizzando un’alleanza terapeutica in grado di coinvolgere tutti i protagonisti del “cammino di cura”: i genitori dei bimbi malati che si alleano in associazione, gli operatori sanitari, i medici, i portatori di valori. Il progetto di Masera ha aperto un nuovo orizzonte per una politica sociale dove, alle innovazioni terapeutiche, si affianca un sistema composto da una pluralità di soggetti e associazioni, straordinariamente efficiente.
In questo libro non si vuole raccontare solo l’esperienza collaudata da Giuseppe Masera e dal suo team. Tramite la loro storia si vuole anche parlare di un’idea di medicina che implica condivisione, collaborazione, capacità di espandere spazi e modi perché le persone possano fruire del diritto fondamentale alla vita, di cui la salute è uno degli indicatori privilegiati; si vuole inoltre riflettere sulla possibilità di superare il divario tra il Nord e il Sud del mondo e di come la mortalità infantile sia strettamente collegata a come si distribuiscono le risorse economiche nei diversi strati sociali e al livello di sviluppo di ogni Paese.