Si è inaugurata giovedì 18 settembre, con la lezione/spettacolo ‘Shakespeare juke-box’ che è andata in scena al Teatro Moriconi, la 25° edizione di ‘Malati di niente’, la rassegna culturale che pone al centro dell’attenzione cittadina le problematiche legate alla salute mentale.
Un’edizione che, come ha spiegato nell’incontro di presentazione alla stampa Franco Pesaresi, Direttore di ASP9: “ha come fil rouge il racconto di piccole storie personali, quasi intime, che hanno però al tempo stesso una valenza universale e che quindi parlano a tutti noi”. Anche il vice sindaco Samuele Animali ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento: “siamo molto affezionati a ‘Malati di niente’ e riteniamo che rappresenti un’eccellenza assoluta della nostra città”. Al dott. Mario Pettinelli, Responsabile del Distretto di Salute Mentale, il compito di spiegare che cosa sia il niente del quale molti cittadini sono malati: “c’è un continuo cambiamento nelle patologie psichiatriche. I nuovi malati di niente sono i più giovani, che soffrono di disturbi dell’attenzione o di difficoltà di socializzazione. Un dato su tutti è quello che ci preoccupa: ogni anno registriamo un aumento del 10% dell’affluenza al servizio di Salute Mentale, e quindi il problema non può essere più ignorato ma va affrontato applicando le giuste contromisure”.

Tornando al programma della rassegna, il 21 settembre è stata la volta di ‘Prove tecniche di resistenza’, incontro organizzato da Radio Senza Muri che si svolgerà a partire dalle ore 16 presso il TNT. Il 17 ottobre vedrà protagonista invece dello spettacolo teatrale ‘Gianni’, a cura del Teatro Pirata, che andrà in scena al Moriconi a partire dalle 21. Poi si passerà al 28 novembre, quando al teatro Piccolo verrà proiettato il docu-film dedicato alla vita di Alberto Paolini. Gli ultimi due eventi sono in programma il 12 dicembre, quando verranno presentati al Teatro Piccolo sia il libro che il film di ‘Svegliami a mezzanotte’ e dove sarà possibile incontrare l’autrice Fuani Marino.

“La teatralità è una formidabile terapia – ha concluso Massimo Mari, Presidente del Distretto di Salute Mentale – Noi sappiamo però che la medicina migliore è il lavoro ma per trovarlo ci vuole una comunità forte come quella jesina, dove esiste una rete coordinata e funzionante tra ASP, istituzioni e servizi sociali”. Arricchiscono l’iniziativa due laboratori che si svolgeranno da ottobre a maggio: quelli di cittadinanza, che verranno realizzati all’interno delle classi degli istituti superiori jesini, e quelli di Teatro Integrato, aperti a tutti i cittadini e promossi in collaborazione con Teatro Pirata.
Fonte: Vivere Jesi