30 Luglio 2025 / 10 Ottobre 2025
Cari/e tutti/e, prende concretamente il via il viaggio di Marco Cavallo nei CPR italiani.
Si tratta di un’iniziativa di grande importanza, promossa dal Forum nazionale sulla salute mentale insieme, per il FVG, al Centro Balducci, alla Rete DASI e a molte altre organizzazioni (è stato richiesto altresì il patrocinio del Comune di Gradisca)
Dopo aver attraversato gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari d’Italia per denunciare l’ingiustizia e l’inumanità di quei luoghi, oggi il suo cammino lo porta nei CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio). Strutture che, per molti versi, ricordano gli OPG, ma che forse sono ancor più crudeli dal punto di vista umano. Qui ci sono uomini e donne il cui unico “errore” è stato cercare una via di fuga dalla fame, dalla guerra, da un destino segnato.
I CPR sono l’emblema dell’ingiustizia sociale del nostro tempo: luoghi di detenzione senza colpe, di esclusione senza appello, di violenza istituzionale normalizzata.
Per queste ragioni a settembre e ottobre di quest’anno, Marco Cavallo farà tappa a Gradisca, Milano, Roma, Palazzo S. Gervasio, Bari e Brindisi secondo il calendario sotto indicato.

Ogni tappa sarà un’occasione per portare alla luce la realtà dei CPR, per raccontare storie dimenticate, per denunciare l’assenza di diritti e la disumanizzazione di chi vi è rinchiuso. Sarà un viaggio di denuncia, ma anche di speranza e partecipazione.
Il mercoledì 30 luglio 25 dalle ore 19.00 e soprattutto alle 21.00, ci sarà al Teatro comunale di Gradisca un importante evento (come da programma allegato) con la partecipazione di Massimo Cirri, che di fatto sarà il lancio del viaggio di Marco Cavallo.
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ore 19.00
“Corrispondenze immaginarie” di Piero Pieri e Alessandro Spanghero – produzione RAI FVG
Con Mariangela Capossela
ore 21.00
“Dai diritti alle pene. Manicomi, CPR, carceri”
con Massimo Cirri, Matteo Caccia, Andrea Sandra, Gianfranco Schiavone
dialogo a più voci
L’appuntamento inizia con la proiezione del documentario Corrispondenze immaginarie, una produzione RAI FVG curata da Piero Pieri e Alessandro Spanghero.
A commentare il documentario è Mariangela Capossela (in collegamento), l’autrice dell’omonimo progetto di arte pubblica partecipata che ha riportato alla luce le lettere scritte, e mai spedite, dai pazienti degli ospedali psichiatrici dalla fine dell’Ottocento alla rivoluzione basagliana del 1978, periodo in cui ogni comunicazione tra internati e mondo esterno era per prassi negata. Attraverso l’organizzazione di Scrittoi Pubblici, il progetto ha coinvolto le comunità: le lettere, infatti, sono state trascritte a mano e inviate a tutti coloro che hanno espresso il desiderio di riceverle e quindi rispondere. Nel documentario di Piero Pieri e Alessandro Spanghero prendono corpo la riflessone sul tema della cura mentale e sulle pratiche di reclusione che ancora influiscono sul nostro presente e, al contempo, tutti i pensieri, sogni e fantasie che i pazienti avevano affidato alla carta.
Alle 21.00, dopo una pausa di 45/50 minuti), la riflessione sui luoghi di reclusione prosegue con il talk “Dai diritti alle pene: manicomi, CPR, carceri”. A dialogare sul tema – condotti da Matteo Caccia – scrittore e autore di programmi radiofonici e podcast e stupendo narratore di storie – sono Massimo Cirri, autore e conduttore radiofonico e psicologo, l’avvocato Andrea Sandra, Garante a Udine dei diritti dei detenuti e delle persone private della libertà personale e Gianfranco Schiavone, studioso di migrazioni, già componente del direttivo dell’Asgi e ancora presidente del Consorzio italiano di solidarietà-Ufficio rifugiati di Trieste.
L’incontro parte dai commenti al podcast Basaglia e i suoi, firmato proprio da Matteo Caccia e Massimo Cirri , “un racconto sentimentale sulla fabbrica del cambiamento della psichiatria italiana” (che raccoglie le testimonianze di quanti, fra Gorizia e Trieste, hanno partecipato alla sua rivoluzione nella cura delle malattie mentali). Il discorso si amplia per arrivare alle più varie e devastanti forme di privazione dei diritti e della libertà personale che condizionano la quotidianità di migliaia di persone: Lettere Mediterranee, infatti, ha deciso di allargare lo sguardo ai CPR (uno dei quali – spesso presente nelle più tragiche cronache è proprio a Gradisca) e alle carceri.
Fonte: Storiastoriepn