Cinema e cura, ciclo di film sugli esclusi

Lunedì riparte la rassegna Cinemamente all’Eliseo con proiezioni e dibattiti con registi, attori ed esperti di psicologia e salute mentale

Le problematiche di salute mentale, psicologica, sociale, riflesse in un prodotto artistico, nella fattispecie in un film, possono innescare valutazioni, approfondimenti, confronti, assecondare i processi di prevenzione e includere chi porta in sé lo stigma di un qualche disagio. Nel ventesimo anno dal suo primo appuntamento è ancora questo l’obiettivo di “CinemaAnimaMente”: virtuosa compenetrazione tra sanità, operatori culturali e studenti che quest’anno si concentra su “Gli esclusi” e porta al cinema Eliseo una cinquina di eventi trainati da una pellicola cinematografica. “Una meravigliosa congiuntura” la definisce il dottor Michele Sanza, capo dell’Unità Operativa Dipendenze Patologiche Forlì-Cesena che evidenzia la presenza virtuosa del Dipartimento di salute mentale, attiva in città con diversi progetti, rispetto alla psichiatria. “L’arte – dice Sanza – favorisce i processi di inclusione”.

Ed ecco come Ausl e cinema possono procedere verso un comune obiettivo grazie anche alla collaborazione con la Cooperativa Il Mandorlo, il Cinema Eliseo Cesena, l’Associazione degli studenti del dipartimento di Psicologia dell’Università Analysis e il patrocino del Comune di Cesena. La formula che caratterizza la rassegna, forte di grande partecipazione anche negli anni passati, è il dialogo tra cinema e il mondo della cura. Tra il regista e gli attori del film con esperti della salute mentale, della psicologia e della relazione di aiuto.

A tenere le fila della scelta delle pellicole c’è Daniele Gualdi, appassionato di cinema (“Non sono un esperto…” afferma), lo psicologo Gianluca Farfaneti e lo stesso Sanza. I cinque film in proiezione sono accompagnati da cinque dialoghi sul tema dell’esclusione in diversi ambiti: il lavoro, la vecchiaia, lo straniero, la precarietà, la malattia mentale. Ad inaugurare la rassegna, lunedì 5 febbraio alle ore 20.45, sarà la proiezione di “Palazzina Laf” di Michele Riondino, con l’attesa presenza del regista e attore Elio Germano che commenterà il film. Martedì 13 febbraio si proietta “Il Punto di Rugiada” di Marco Risi e a discuterne con il regista sarà Rabih Chattat, professore di Psicologia Clinica all’Università di Bologna.

Martedì 20 febbraio toccherà al regista Ciro Formisano che presenterà il suo film “L’anima in pace” e dialogherà con Annalisa Vigherani, psichiatra del Centro di Salute Mentale di Cesena. Il 27 febbraio ci sarà Giorgio Diritti con il suo film “Lubo”, dialogherà con Monica Pacetti, psichiatra. Chiude il ciclo, martedì 5 marzo, il regista Francesco Munzi che presenterà il suo “Kripton” e sarà in dialogo con Michele Sanza. Modera Daniele Gualdi. La rassegna, come evidenzia Francesca Piraccini, amministratore dell’Eliseo, “porta in città anche film che altrimenti non sarebbero in programmazione”. L’ingresso costa 6,50, e 5 euro per gli studenti universitari.

Fonte: Il Resto del Carlino

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