Domenico Casagrande ci ha lasciati

Domenico Casagrande, per gli amici intimi Nico, ci ha lasciati.
Tutti noi di Psichiatria Democratica sentiamo un grande vuoto, come se stessimo seppellendo una parte della nostra storia.
E’ stato uno fra i collaboratori stretti di Basaglia; alla fine degli anni ’60, giovanissimo, era impegnato professionalmente nell’esperienza di Gorizia, che ereditò in un momento di grande difficoltà rispetto al processo di deistituzionalizzazione del manicomio e che dovette poi abbandonare per l’atteggiamento di chiusura dell’amministrazione provinciale.
Da lì segui Franco Basaglia a Trieste, garantendo con passione (da romagnolo verace quale era) ed intelligenza un contributo importante alla chiusura del primo ospedale psichiatrico in Italia, quello di Trieste. Un fatto storico che ha cambiato l’assetto dei servizi in Italia e in molte parti del mondo.
Poi il forte impegno a Venezia, in un grande ospedale su un’isola, S. Clemente, che furono primi anni difficili dovuti alla reazione di chiusura dell’establishment di fronte alle proposte di cambiamento.
Nico però era un vero combattente; si impegnò senza risparmio di energie non solo a chiudere il manicomio dell’isola, ma ad aprire anche un importante servizio territoriale a Palazzo Baldù.
Insomma, come Direttore dell’ospedale psichiatrico prima e dei servizi territoriali dopo, ha lasciato una impronta significativa riformatrice alla salute mentale di quel territorio.
Nella sua vita non si è mai tirato indietro nel dare un contributo al movimento antipsichiatrico di Psichiatria Democratica; ricordiamo ancora con affetto, stima e simpatia il suo impegno di “mediazione” per mantenere sempre l’unità tra noi componenti del gruppo.
Un uomo pragmatico, ma di grandi vedute, con una fermezza etica unita alla capacità di esprimere emozioni forti.
Ha insegnato molto a ciascuno di noi, ha speso la sua vita nella difesa dei diritti dei pazienti psichiatrici.
Era un uomo carismatico, aperto, contraddistinto da un grande sorriso e da un affetto che non ha mai fatto mancare a tutti noi , sia individualmente, sia come gruppo.
E’ stato colonna portante per il processo di riforma.
Sapeva fare gruppo, non ha mai fatto prevalere il suo interesse personale sugli obiettivi comuni.
Insomma, un protagonista di quegli anni in cui contrariamente all’attuale spinta leaderistica si era molto attenti all’orizzonte comune.
Adesso ci mancherà definitivamente. Già avevamo sentito forte la sua assenza quando, per ragioni di salute, non poté più partecipare ai nostri congressi.
E’ mancata a tutti noi la sua capacità di credere in quello che diceva e di fare ciò che era necessario, anche a costo di un sacrificio personale.
Noi che abbiamo lavorato con lui ci sentiamo oggi definitivamente orfani di una persona che ha rappresentato la parte migliore della nostra storia personale e professionale.
Non è possibile adesso rintracciare in altri professionisti quelle caratteristiche che sono difficilmente ripetibili in una fase storica/culturale totalmente diversa.
Quello che possiamo promettere a noi stessi è che non lo dimenticheremo, ed una parte di Nico resterà viva dentro di noi per migliorare le condizioni di vita degli utenti e la qualità dei servizi di salute mentale.
Ovviamente, questo non può lenire il dolore della perdita, ma ci può far sperare che lui, come noi, non sia vissuto invano.


Giuseppina Gabriele, Psichiatria Democratica.
Roma, 11 Settembre 2023

You May Also Like

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *