Fondazione Di Liegro e Willwoosh lanciano nelle scuole romane un progetto per l’inclusione e contro i disturbi psichici

Saranno quattro gli incontri con il coinvolgimento anche dei genitori

La Fondazione Don Luigi Di Liegro lancia un ciclo di incontri per favorire la consapevolezza dei più giovani sulle tematiche di inclusione sociale e accettazione delle diversità. Primo protagonista oggi pomeriggio a Roma, nella sede della Fondazione in Via Ostiense 106, l’attore e youtuber Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, che ha incontrato gli studenti delle scuole primarie di secondo grado degli Istituti Comprensivi di Via delle Carine-Plesso Mazzini e di Via Pincherle-Plesso Severa e Plesso Volterra di Roma, rispondendo alle domande e alle curiosità dei ragazzi

«Uno nessuno e il gruppo: bullismo ed esclusione sociale» il titolo dell’incontro, un “face to face” senza filtri e senza paure per ascoltare e affrontare problematiche di cui spesso, per i ragazzi, è più facile parlare con il linguaggio dei giovani piuttosto che con la famiglia o con gli esperti. Il progetto viene realizzato grazie al contributo della Regione Lazio e al supporto della Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale, dell’Osservatorio sulle Dipendenze e dell’associazione Coèsa – Comunità e Salute Odv. Il ciclo di incontri prevede quattro appuntamenti con la presenza di un ospite speciale e di un laboratorio di approfondimento tenuto da un esperto. L’iniziativa coinvolge anche i genitori dei ragazzi, che sono invitati a partecipare a un incontro separato. La Fondazione Di Liegro, da sempre impegnata sul tema dell’inclusione sociale, del rispetto delle diversità e della prevenzione dei disagi psichici, ha voluto promuovere il progetto, contando proprio sulla disponibilità offerta da alcuni protagonisti del mondo dello spettacolo e della musica, particolarmente apprezzati dai giovani: oltre a Willwoosh (che ripeterà l’esperienza anche il 21 novembre), ci sono la band musicale “Nulla Da Dichiarare” (16 novembre) e l’attrice Daniela Virgilio (30 novembre).

Ogni ospite viene affiancato durante gli incontri dagli operatori volontari di Coèsa – Comunità e Salute OdV.

L’iniziativa

«L’iniziativa – spiega Luigina Di Liegro, fondatrice e segretaria generale della Fondazione Di Liegro – rientra nella realizzazione di progetti integrativi dell’offerta formativa scolastica. Rappresenta uno strumento educativo e di prevenzione del disagio sociale e psichico, aumentato nel corso e dopo la pandemia, promuovendo momenti aggregativi e chiamando a raccolta le scuole della nostra città. Il progetto coinvolge anche i genitori affinché possano a loro volta aumentare la conoscenza di certe tematiche e la capacità di riconoscere i disagi dei propri figli, prima che questi possano trasformarsi in problemi più gravi».  

«Sono molto felice di partecipare a questa iniziativa, credo nel valore dell’ “esempio” e la prima modalità che usiamo per imparare qualcosa è proprio l’imitazione. Inoltre vedo quanto sia potente l’emulazione verso i personaggi preferiti del cinema o delle serie tv, i miti. Ciò che viene detto o fatto da queste persone riveste, a volte, un peso maggiore di quello che hanno i genitori», dice l’attrice romana Daniela Virgilio.

«Da sempre tutti noi, tramite i nostri brani, cerchiamo di essere a fianco alla nostra generazione. Portavoce di dubbi, pensieri ed emozioni che caratterizzano il percorso di ognuno di noi e in particolare della nostra età. Ora più che mai, riteniamo fondamentale l’esigenza di parlare e parlarne, a maggior ragione se a volte questi pensieri possano sembrare scomodi. La salute mentale è fondamentale ed è una questione che riguarda tutti noi», spiega la band musicale “Nulla Da Dichiarare”.

Il calendario degli incontri

Qui il calendario dei prossimi incontri:

16 novembre: «La discriminazione tra pregiudizi e autostima: sentirsi diversi». Ospite Nulla Da Dichiarare;

21 novembre: «Relazioni affettive e amicali: quando i bisogni sono rispettati». Ospite Willwoosh;

30 novembre: «Riconoscimento e gestione delle emozioni». Ospite Daniela Virgilio.

Fonte: Il Messaggero

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