L’esperienza con le Pigotte

Gli utenti dei Centri Diurni di Cassino, Ceccano, Ferentino, Frosinone e Isola del Liri e della Comunità Maxwell-Jones di Ceccano si sono interrogati sul senso della beneficienza grazie allo stimolo offerto dal progetto Pigotte realizzato insieme all’Unicef. Tale progetto ha previsto la realizzazione di bambole di pezza la cui adozione ha contribuito all’acquisto di kit salvavita per i bambini dell’Africa centrale e occidentale. Per coronare la conclusione dei lavori del progetto, il giorno 24 Febbraio 2023, si è tenuta presso il Centro Diurno di Isola del Liri una cerimonia per l’adozione, di seguito sentitamente descritta. L’iniziativa ha portato alla realizzazione di un ulteriore progetto che è stato presentato il giorno 15 giugno 2023. Il nuovo progetto prevede un “Circuito solidale”, da cui prende il nome, costituito dai Centri Diurni e dalle Comunità della ASL di Frosinone che, con continuità, realizzeranno delle Pigotte solidali per i reparti delle strutture terapeutiche e degli ospedali. L’inserimento di tali Pigotte nei reparti sarà utile al progetto Adotta una Pigotta in reparto.

Il 24 Febbraio 2023 presso il Centro Diurno di Isola del Liri si è tenuto un incontro per adottare le Pigotte (bambole di pezza dell’Unicef) realizzate da noi utenti dei vari Centri Diurni e delle Comunità della ASL di Frosinone nell’arco di tempo da Agosto 2022 a Febbraio 2023. Abbiamo creato insieme agli operatori: vestiti colorati, collanine, braccialetti con diverse pietre colorate, i capelli con lane e fili di diversi tipi. L’adozione di una Pigotta ha contribuito all’acquisto di un kit salvavita per un bambino dell’Africa. Ci siamo impegnati molto, ciascuno con le proprie capacità e possibilità, per contribuire alla realizzazione delle Pigotte per l’Unicef, per i bambini poveri.

Siamo stati sensibilizzati a chiederci cosa sia per noi fare beneficienza. Di seguito delle nostre riflessioni sull’argomento:

Per me fare beneficienza è…

aiutare tutti insieme a costruire il futuro dei bambini;

aiutare i più deboli;

un modo per dimostrare altruismo, che è una qualità dell’uomo che purtroppo tende a mostrare con difficoltà;

dare i soldi a chi non ce li ha;

dare un cornetto, una rosetta con la mortadella e un succo di frutta ad una bambina che rovista nell’immondizia;

aiutare i più bisognosi;

dare i vestiti a chi non ce li ha;

realizzare delle “Pigotte”, bambole di stoffa, cosicché si possano acquistare kit salvavita per bambini bisognosi;

creare la mia Pigotta “Sposa”. Ho scelto il colore bianco perché mi ricorda il candore della neve appena caduta;

affidarci alla buona volontà di volontari (perdonate il gioco di parole), per salvare la vita di creature che senza averne alcuna causa, se non quella di essere nate in contesti disastrati, tutti i giorni rischiano di affrontare le avversità di ogni tipo e che senza aiuti esterni chissà che fine potrebbero mai fare. E qui, è doveroso precisarlo si parla non soltanto di aiutare bambini in totale difficoltà (che già di per sé è una situazione gravissima), ma anche di salvare il nostro futuro prossimo e dunque di salvare il futuro intero del cosi tanto triste e desolato, nonché carente di essenziale affetto, il nostro pianeta.

Il giorno della cerimonia, nelle stanze del Centro Diurno di Isola del Liri c’erano esposte tutte le Pigotte. In seguito sono state aggiunte nel corridoio le foto della loro lavorazione nelle varie sedi della ASL. In giardino vi era appeso uno striscione con su scritto “Unicef: per ogni bambino”. Qui hanno preso parola a turno: la Responsabile della UOS Centri Diurni, il Sindaco di Isola Liri, il Direttore Sanitario del ASL di Frosinone e il Responsabile del DSMPD (Dipartimento Salute Mentale e Patologie delle Dipendenze). Dopo l’intervento hanno consegnato un attestato ad ogni Centro Diurno e Comunità per il lavoro svolto. La consegna dell’attestato è stata immortalata con una foto ricordo. In un secondo momento è stato allestito un buffet, era pieno di: patatine, pop corn, pizza rossa, focaccia, ciambelline al vino, crostatine, varie bevande e tanto altro. Un secondo tavolo è stato adibito all’esposizione delle Pigotte e, finito il rinfresco, gli interessati hanno iniziato a prenderle lasciando un’offerta libera. Il ricavato era destinato all’Unicef.

In conclusione, è stata una bella esperienza perché lo scopo dell’evento ci ha permesso di contribuire ad aiutare i più bisognosi e questi poveri bambini ad affrontare la vita in un modo migliore. Tutti abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ciascuno ci ha messo un po’ del suo, a volte non tantissimo, ma comunque ce la siamo cavata abbastanza bene. Questi lavori fanno bene anche a ciascuno di noi.

Sono stata molto contenta e fiera di aver partecipato e spero di aver fatto una cosa bella per questi bambini meno fortunati”. Questa è la scia del pensiero dei più, ma a volte la fierezza, la speranza e la fiducia hanno lasciato lo spazio alla tristezza, nel pensare alla situazione disperata che alcuni bambini sono costretti ad affrontare. Tutte queste emozioni sono racchiuse tra le strofe che seguono. Ed ecco che la poesia non è più solo fonte di diletto, ma anche di riflessione e  di ispirazione.

LE PIGOTTE

Poesia sulle pigotte:

sono bambole dotte…
hanno molto da insegnare.
Si parte dal grezzo materiale
per poter creare
bamboline molto care.
Non per noi che le facciamo,
forse neanche per chi le comprerà,
perché sa che i soldi che spenderà
saranno utilizzati per qualcosa di prezioso.
Il loro valore è molto più dell’oro.
Né va del nostro futuro prossimo,
e dunque per tutta l’umanità.
Speranza a me rimane
che queste attività sane,
presto, magari molto presto
serviranno ad altri scopi,
poiché sarebbe molto meglio
che mai più,
nessun bambino,
debba essere salvato
dalla fame, dalla sete e
da qualsiasi altra mancanza.
Pregate anche voi questo se potete!
La Terra tutta quanta ve ne sarà riconoscente.

Poesia di Fabrizio Polizzi

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