Mercoledì 22 maggio al Teatro dei Filodrammatici a Piacenza in calendario il convegno Co-housing

Mercoledì 22 maggio, dalle 9 alle 17, al Teatro dei Filodrammatici di via Santa Franca 33, è in calendario il convegno Co-housing: buone pratiche e qualità di vita, evento di formazione per confrontarsi sullo stato dell’arte dell’abitare supportato a Piacenza.

Tanti i partner dell’iniziativa, oltre all’Ausl di Piacenza: Comune di Piacenza, Asp Città di Piacenza, Teatro Gioco Vita, Fondazione Pia Pozzoli, Assofa, Eureka, AFaDi, Aias, Auroradomus, Le Nuvole, La Ricerca. Il patrocinio è di SIDiN (società italiana disturbi del neurosviluppo).

“Siamo al terzo anno – evidenzia Corrado Cappa, direttore Psichiatria di collegamento e inclusione sociale, nonché responsabile del corso – e abbiamo fatto un sostanziale salto qualitativo. Stiamo misurando gli esiti di tutti gli interventi che a livello locale rientrano nell’abitare supportato, una dimensione, fuori dalla normale residenzialità comunitaria, in cui le persone acquisiscono competenze e indipendenza. Il salto qualitativo nasce da un continuo confronto fra tutte le aree coinvolte. Ci si confronta, quindi, non solo rispetto a una singola categoria (il tossicodipendente, la persona autistica), bensì cercando di capire quali possano essere gli aspetti comuni a tutti, sia da un punto di vista metodologico (gli interventi della mattinata saranno focalizzati soprattutto su questo aspetto), sia degli obiettivi finali, ossia un abitare che può essere a lungo termine o a breve-medio termine. Se nei primi due anni abbiamo fatto un grande lavoro di sensibilizzazione, quest’anno entriamo nello specifico di tutte le esperienze, molto diversificate, di un reale abitare. Il pomeriggio sarà dedicato proprio al racconto di queste esperienze, per bocca di chi le ha vissute e di chi le ha organizzate e pianificate. Il convegno intende quindi fotografare l’esistente con la volontà di mettere in relazione, al netto delle differenze metodologiche, tutte le varie esperienze in gioco, vedendo cosa funziona e cosa funziona meno. Abitare non è solo trovare una casa e sapersi fare da mangiare, ma avere la capacità, per esempio, di stringere relazioni sane con i vicini”.

Nella provincia di Piacenza, al momento, si contano circa una trentina di utenti con disturbi mentali gravi e tra i 20 e i 25 utenti di persone con autismo che fanno esperienza di abitare supportato.

“Con la Direzione generale – osserva Cappa – è in fase di costruzione una coprogettazione con i vari enti del terzo settore per trovare nuove soluzioni abitative”.

Il programma del seminario:

Dalle 9 alle 13, “Restituzione e dialoghi su alcuni esiti della ricerca-azione”:

–  Simone Palmieri, operatore e referente del gruppo appartamenti della cooperativa “Don Orione”, parla con Corrado Cappa di “Regole e organizzazione tra regolazione delle relazioni e riconoscimento della soggettività”.

– Nadia Fermi, referente Area abitare, Psichiatria di collegamento e inclusione sociale parla con Ornella Bettinardi, psicologa, coordinamento delle strutture socio-sanitarie del dipartimento di Salute mentale (strutture Cerchio verde) de “Il gruppo dell’appartamento tra casualità della convivenza e dispositivo per l’emancipazione”.

– Paola Rossi, referente area autismo adulti, Psichiatria di collegamento e inclusione sociale, parla conBrunello Buonocore, coordinatore Asp Ricerca del Comune di Piacenza, de “Il rapporto con il contesto sociale tra stare nel territorio e rendere visibili i problemi sociali, cercare risorse e disponibilità”

– Corrado Cappa illustra le “Raccomandazioni regionali sulla residenzialità”.

Dopo la pausa pranzo fra le 13 e le 14

14-15.30, “Esperienze di co-housing/abitare supportato: riconoscere gli esiti”

15.30-16, “Ripresa delle storie”

16-17, “Conclusioni sul tema co-housing, buone pratiche e qualità di vita: quali prospettive”, con Claudia Marabini, Corrado Cappa e Ornella Bettinardi.

Modera e conduce il seminario Claudia Marabini, Studio di analisi psicosociologica (APS) di Milano.

L’ingresso è gratuito con obbligo di iscrizione.

Fonte: Il Piacenza

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