La sindaca Vittoria Ferdinandi: «C’è bisogno di una comunità che si faccia carico di superare lo stigma e il pregiudizio verso il disagio e la malattia mentale attraverso la conoscenza e il dialogo».
Si intitola “La cura della gioia” l’evento organizzato dalla Fondazione Fabio e Simona Cancelloni, che prenderà il via sabato 24 maggio nell’auditorium San Francesco al Prato a Perugia. Un appuntamento che metterà al centro temi sensibili quali depressione, disagio psichico e rischio suicidario. Aspetti dei quali la Fondazione vuole “prendersi cura” e che si rivolge a una platea ampia, non solo tecnica, in chiave preventiva.
La presentazione martedì 6 maggio nella sala Rossa di palazzo dei Priori alla presenza di Vittoria Ferdinandi (sindaca di Perugia), Francesca Tizi (assessora Politiche energetiche, edilizia scolastica, istruzione, servizi al cittadino del Comune di Perugia), Simona Cancelloni (presidente Fondazione), la dottoressa Giorgia Babbini (referente medico-scientifico della Fondazione).
«La cura della gioia rappresenta per la Fondazione Nati per Vivere la massima espressione della propria mission – le parole di Simona Cancelloni – che è quella di creare una cultura adeguata su depressione e rischio suicidario parlandone in ogni contesto, anche in palcoscenici tradizionalmente ludici e votati all’intrattenimento come la meravigliosa location di San Francesco al Prato, in un giorno per noi significativo in quanto proprio il 24 maggio ricorre il trentennale della morte di nostro padre Domenico che ci ha lasciati togliendosi la vita. La serata spettacolo con Enrico Ruggeri concluderà una densa giornata di incontri in cui si alterneranno sul palco laboratori esperienziali con mirati interventi medico scientifici, il tutto coordinato dalla nostra dottoressa Giorgia Babbini, referente della Fondazione».
«L’evento La cura della gioia è stato pensato per dare l’opportunità di esplorare dimensioni diverse dell’esistenza umana – ha spiegato la dottoressa Babbini – Siamo convinti che solo in un lavoro di collegamento e dialogo continuo fra le varie parti di noi possa fiorire la vitalità, la realizzazione, il senso e la gioia di vivere. Dedicheremo la mattina a dei laboratori che stimoleranno la capacità naturale di connettere corpo e mente per essere presenti insieme ed abitare pienamente il tempo presente. Nel pomeriggio la sessione congressuale permetterà un viaggio tra argomenti diversi ma collegati che ci aiuteranno a conoscere la portata del disagio psichico, i modi per intercettarlo, alcune possibilità di prevenzione e ambiti di intervento. Chiuderemo con uno spettacolo di musica e parole anche nell’ottica di dare spazio all’arte e alle emozioni che alleggeriscono mente e cuore. Vogliamo trasmettere il messaggio che è necessario e si può parlare di sofferenza, isolamento, perdita del senso e del piacere di vivere e allo stesso tempo coltivare la connessione, la presenza, la comunicazione, l’educazione delle nuove generazioni, la speranza e la gioia».
«L’appuntamento in programma – ha detto l’assessora Tizi – non è solo un convegno o una giornata di laboratori. È prima di tutto un gesto coraggioso che mette al centro temi ancora troppo spesso taciuti o sottovalutati, come la depressione, il disagio psichico, il rischio di suicidio. Temi che ci riguardano come persone, ma che riguardano anche le istituzioni e soprattutto il mondo della scuola, che non è solo il luogo dell’istruzione, ma un luogo che si prende cura e sa riconoscere il valore della fragilità e lo trasforma in forza collettiva, il primo presidio educativo e sociale su cui contare e dove possono manifestarsi i primi segnali di malessere, solitudine e disagio emotivo. Per questo è importante che vi siano docenti formati a coglierli, come oggi può avvenire anche grazie alle iniziative che la Fondazione ha dedicato e dedicherà agli insegnanti, oltre che alle aziende e alla comunità».

Entusiasta per l’iniziativa del 24 maggio si è detta la sindaca Ferdinandi: «Il progetto della Fondazione – ha affermato la prima cittadina – si chiama Anima, come il nome che ho dato al mio mandato perché per me governare una città significa, prima di tutto, averne cura, sapersi preoccupare delle cose e tenerle vicine al cuore. Governare in questo particolare momento storico significa mettere tra i primi obiettivi dell’agenda politica il grande rimosso: proprio quell’anima che è il nostro soffio vitale, a cui tuttavia di solito chiediamo solo di non sanguinare e di non essere di intralcio alla nostra vita. Invece, l’anima può anche sanguinare ed è importante che sussista un contesto capace di guardare a questo dolore facendo sentire che non si tratta di una colpa individuale. Spesso – ha continuato la sindaca – i pazienti con depressione parlano di un buco nero da cui si sentono attratti. Allora, l’azione della Fondazione per gettare una luce su quel buco nero e non far sentire sole le persone diventa essenziale e non rinviabile. L’Organizzazione mondiale della sanità ci dice che la salute mentale, in particolare quella dei nostri giovani, è l’emergenza che dovremo affrontare nei prossimi 15 anni. Questo tempo deve portarci a pensare che soprattutto ai nostri ragazzi va restituito l’abbraccio di una comunità che non relega certi problemi alle stanze dei clinici. C’è bisogno di una comunità che si faccia carico di superare lo stigma e il pregiudizio verso il disagio e la malattia mentale attraverso la conoscenza e il dialogo. E il 24 maggio saranno importanti, oltre al convegno, anche i momenti dedicati al corpo, oggi purtroppo declassato a oggetto da curare narcisisticamente e da esporre allo sguardo spesso feroce del mondo. Saranno momenti per tornare a essere presenti a noi stessi attraverso la nostra energia vitale. Quindi, ben venga parlare, far conoscere e anche riscoprire la gioia, assai diversa dall’ossessione per la felicità, per trovare strumenti. Ringraziamo di cuore la Fondazione per un evento che interpreta in modo sostanziale il mandato di una società intenzionata a costruire il futuro senza rimuovere aspetti essenziali ma attrezzandosi per saperli affrontare».
Ampio il programma della giornata che si aprirà la mattina tra l’auditorium e la biblioteca dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci con laboratori di mindfulness e bioenergetica (gratuiti su prenotazione) volti a far conoscere e sperimentare alcune delle tecniche che aiutano a vivere, armonizzando la persona con le varie parti di sé, gli altri e il mondo, sviluppando un atteggiamento saggio e accogliente. Il riferimento alla gioia si ricollega all’attenzione verso le discipline psico-corporee che aiutano a risvegliare la vitalità e la gioia di vivere. Curatori del lab sono Gianmarco D’Ercole e Filippo Ubaldi e Lorenzo Truffi e Arianna Isabella Curcio.
Il pomeriggio sarà invece dedicato al convegno a tema “La cura della gioia” (anche questo gratuito su prenotazione) che, dopo i saluti istituzionali, vedrà quali relatori la professoressa Claudia Mazzeschi, la dottoressa Livia Buratta, la professoressa Elisa Delvecchio, il dottor Carlo Garofalo, la professoressa Laura Muzi, la professoressa Veronica Raspa, la professoressa Patrizia Moretti, la dottoressa Cristina Rigon, il dottor Giuseppe Caserta, il professor Francesco Bottaccioli, la dottoressa Giulia Di Marco, la dottoressa Elena Coletti, il professor Nicola Donti e la professoressa Nicoletta Sensi. Modera la dottoressa Giorgia Babbini.

CREDITI ECM
Evento ecm n. 810 – 448987. Saranno assegnati 5 crediti Ecm per farmacisti, psicologi, fisioterapisti, medici chirurghi (discipline: medicina fisica e riabilitazione, medicina dello sport, neurologia, psichiatria, farmacologia e tossicologia clinica, medicina generale -medici di base – psicoterapia). Per richiedere i crediti Ecm è necessario essere presenti all’intera giornata ed aver risposto correttamente al questionario che si terrà prima della chiusura dei lavori. L’iscrizione è gratuita ma obbligatoria.
Iscrizione online dal sito http://www.fondazionecancelloni.it entro il 20 maggio 2025 (la segreteria invierà una mail di conferma) o attraverso Ticket Italia. Per informazioni: segreteria organizzativa Cristina Panico 348 306 5019.
MUSICA E BENEFICENZA
La serata si concluderà alle 21.30 sulle note dello spettacolo musicale di beneficenza “Musica e parole” di Enrico Ruggeri che accompagnerà il pubblico in un viaggio tra canzoni e racconti di vita in un crescendo di melodie ed emozioni. Prevendite su circuito TicketItalia.
Il ricavato sarà devoluto a sostenere i progetti della Fondazione Fabio e Simona Cancelloni, che nasce dalla volontà di trasformare il dolore personale di due imprenditori in una missione collettiva, quella di sensibilizzare, fare prevenzione e combattere lo stigma sulla depressione e il suicidio. Gli ambiti di intervento sono la scuola, le aziende, le società sportive e la collettività tutta, per restituire la speranza e la gioia di vivere. La data scelta ricade nel giorno della commemorazione del trentesimo anno dalla scomparsa di Domenico Cancelloni, ispiratore della Fondazione, nato proprio il 24 maggio 1934.
Il programma dettagliato sul sito dalla Fondazione Fabio e Simona Cancelloni
L’evento “La cura della gioia”, organizzato dalla Fondazione Fabio e Simona Cancelloni, moderato dalla dottoressa Giorgia Babbini (medico psichiatra psicoterapeuta, referente medico-scientifico della Fondazione), si avvale del patrocinio del Comune di Perugia, Confindustria Umbria, Confcooperative Umbria, Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Perugia e di Terni, Ordine dei farmacisti della provincia di Perugia, Ordine dei fisioterapisti Umbria, Ordine psicologi Umbria, Federazione italiana psicologi dello sport, Ordine Tsrm Pstrp di Perugia e Terni.
Fonte: Umbria 7