Salute mentale in regione: progetti per il benessere individuale e familiare

Tema salute mentale: in regione Veneto numeri in crescita. Lanzarin: “serve impegno costante e priorità alla salute mentale nella programmazione politica”

A Margine della Conferenza Regionale della Salute Mentale svoltasi ieri a Padova al Teatro Verdi l’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali del Veneto, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza dell’impegno della regione nel campo della salute mentale. Nel 2022, sono stati seguiti circa 69.500 utenti, testimoniando l’impegno a tutti i livelli del sistema sanitario veneto. L’obiettivo è quello di porre la salute mentale al centro della programmazione e delle attività socio-sanitarie. La conferenza regionale svoltasi a Padova è stata un’occasione per coinvolgere gli stakeholder e favorire un percorso di ascolto con l’intera comunità della salute.

Focus sui giovani e gli adolescenti: un approccio integrato per affrontare le sfide dalla pandemia in poi

Durante la conferenza, è stato dato particolare rilievo alle difficoltà che i giovani e gli adolescenti affrontano, accentuate dalla pandemia. L’obiettivo è quello di creare un ambiente di ascolto e supporto per rispondere ai bisogni dei giovani. L’assessore Lanzarin ha sottolineato l’importanza di coinvolgere l’intera comunità nella programmazione, rafforzando i Centri di Salute Mentale e promuovendo una maggiore collaborazione con i medici di famiglia. Le “Case di Comunità” diventeranno luoghi di integrazione e supporto, garantendo un’assistenza personalizzata sia ai pazienti che alle loro famiglie.

Progetti personalizzati e rafforzamento del personale per un supporto completo

L’assessore Lanzarin ha sottolineato che la regione si trova in un momento di grande attività programmatoria e legislativa nel campo della salute mentale. Sono in corso sfide importanti come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e lo sviluppo delle “Case di Comunità”. L’obiettivo è quello di tenere conto di tutti i bisogni, dai più gravi ai meno gravi, attraverso progetti personalizzati che includano il supporto familiare. Nonostante le difficoltà nel reperimento del personale, sono state effettuate nuove assunzioni di psicologi, terapisti, educatori e assistenti sociali. La regione continua a lavorare per rafforzare le risorse umane e garantire un’assistenza integrata e globale alle persone con disturbi mentali.

Fonte: laPiazzaweb.it

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