Eta Beta a Vaiano per la proiezione del cortometraggio: “Voci fuori dal coro”

Una splendida giornata coincisa con quella dedicata alla disabilità, un incontro emozionante, un’importante esperienza per i ragazzi, i familiari, gli operatori.
Eta Beta si è raccontata a Vaiano in provincia di Prato attraverso  la proiezione del cortometraggio: “Voci fuori dal coro

Fare rete ha affermato nel suo saluto la presidente di Eta Beta Francesca Burla” è per noi sinonimo di condivisione, integrazione, crescita di competenze e di contatti, per poter raggiungere nel modo migliore quegli obiettivi che da sempre animano e danno senso al nostro lavoro,  e intendo: felicità, pieno benessere, realizzazione e inclusione per migliorare della qualità della vita dei nostri ragazzi e delle loro famiglie. -La nostra rete è molto ampia e riesce a coinvolgere e far interagire istituzioni, realtà del terzo settore e privati: dalla ASL con la Neuropsichiatria Infantile e il Disabile Adulto alla Cooperativa Sociale “Gli Anni in Tasca” realtà queste con cui condividiamo tutte le attività, dall’Amministrazione Comunale alla Scuola di Fotografia e al Club  Nautico di Capodimonte, dalle Istituzioni Scolastiche alle Parrocchie e alla Compagnia Teatrale del Tetraedro di cui è presidente Francesco Cerra, il regista del cortometraggio che abbiamo visto”.

Francesca Burla

Tra Vaiano e Eta Beta esiste un collegamento, una condivisione di idee che ha radici lontane. Lo ha dichiarato nel suo intervento Susi Ostarello, memoria storica del teatro di Eta Beta che mantiene solido il legame quasi trentennale con Vaiano.

“La mia collaborazione con le scuole e il Territorio di Vaiano è più che ventennale.
L’Associazione Eta Beta di Viterbo, si occupa di bambini, ragazzi e adulti con disabilità cognitive e dello spettro autistico.
Ha fatto tanta strada Eta Beta,nel tempo si è evoluta, potenziando alcune sue caratteristiche, fino a concentrare, negli ultimi anni, i suoi interventi e le sue attività nell’ambito della cultura, dell’arte e dell’artigianato, considerandoli ambiti privilegiati d’intervento per raggiungere gli obiettivi socio-riabilitativi previsti dai Servizi della ASL (nello specifico N.P.I. e Disabile Adulto) e implementati anche attraverso una fitta rete di collaborazioni e partenariati con altre realtà del Territorio istituzionali (ASL e Amministrazione Comunale e Scuola), culturali, del mondo del lavoro, delle cooperative sociali in primis e soprattutto con la cooperativa ‘Gli Anni in Tasca’ con cui condivide la gran parte delle attività.
Contribuisce a dare risposte a più di un centinaio di soggetti implementando una ventina di attività, laboratori, proposte, iniziative che vanno da centri diurni per disabilità importanti, a laboratori teatrali, di fotografia, di canto e danza a laboratori di falegnameria e cartapesta, a esperienze di riabilitazione specifica quali la comunicazione aumentativa, i soggiorni residenziali estivi e invernali, le esperienze di autonomia abitativa e sociale, gli inserimenti lavorativi, la partecipazione attiva a eventi organizzati dal Territorio e perfino un’orchestra integrata.
Fra tutte le attività emerge Eta Beta Teatro che dal 1997 attiva ogni anno tre o quattro laboratori integrati che hanno avuto grandi riconoscimenti anche internazionali sia sul piano culturale sia su quello socio-riabilitativo, basti ricordare che il grande neuropsichiatra Giovanni Bollea fondatore della Neuropsichiatria Infantile Italiana ha da sempre apprezzato i nostri laboratori, onorandoci della sua presenza a tutti gli spettacoli
Per noi Il teatro è fondamentalmente relazione, è vita concentrata, è lo spazio entro cui far co-abitare ed interagire le differenze.

Susi Ostarello

Nell’ultimo anno un gruppo di adolescenti questa possibilità l’ha trovata nel laboratorio di cinema voluto e progettato dalla Neuropsichiatra Infantile della ASL rappresentata dalla dottoressa Teresa Sebastiani.  Il cortometraggio: ‘Voci fuori dal coro’ è stato un momento che ancora una volta ha messo a fuoco l’unione d’intenti tra l’Associazione Eta Beta di Viterbo ODV e Vaiano“.

Un evento riuscito, di cui corre l’obbligo la citazione dei sostenitori: GIVE, l’ARCI, la Casa del Popolo con il suo presidente Franco Calamai, il neuropsichiatra infantile dottor Marco Armellini direttore dell’Area di Salute Mentale dell’Infanzia della AUSL della Toscana, la Scuola con tanti insegnanti e presidi: Alessandra Salvati, Riccardo Fattori, Sandra Bolognesi, Carlo Lombardi, delle associazioni del territorio con Gianna Mura presidente di Alice ed ex presidente di Kairos e del sociale con l’Assessore alle Politiche Sociali del comune di Vaiano Giulio Bellini.

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Fonte: TusciaUp

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