di Frédéric Faraone Mennella
Si è tenuta il 5 maggio la prima passeggiata guidata fra i murales e le architetture (recenti e storiche) che insistono attorno a via Ostiense. L’organizzazione e la realizzazione dell’iniziativa denominata Progetto Tracciati di vita è stata possibile in particolare grazie al prezioso lavoro di Anna Laura Rosati, dell’Associazione di Promozione Sociale Enigma e alla collaborazione del Centro Diurno di San Paolo (DSM ASL Roma 2 – 8° Distretto). Nostri ciceroni sono stati Alessandro, Francesco e Remo che si sono alternati fra loro più volte e che ci hanno illustrato dettagliatamente tutte le diverse emergenze di rilievo.
La passeggiata, nonostante il tempo grigio, si è tenuta senza intoppi. È iniziata puntuale alle ore 10:30 presso il cosiddetto Ponte di ferro (Ponte dell’industria, risalente al 1863) davanti al monumento che ricorda la strage avvenuta il 7 aprile del 1944 (l’uccisione di dieci donne ‒ che poco prima avevano preso parte all’assalto del Forno Tesei per poter sfamare i loro figli ‒ per mano delle forze nazi-fasciste). Si è passati alla disanima dell’architettura industriale presente sulla via del porto fluviale: da rimarcare l’edificio del Consorzio Agrario Provinciale e della Saccheria Sonnino operante per buona parte del XX° secolo.
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Sempre sulla stessa strada si trovano diversi esempi di murales realizzati anche da street artists tra i più quotati in circolazione; scendendo verso l’Ostiense ci imbattiamo innanzitutto in due opere poste su due facciate ad angolo della Pescheria Ostiense: la prima che affaccia sulla strada è intitolata II nuotatore di Agostino Iacurci del 2011 e la seconda Nessuno di Alex Void.
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Un po’ più in là altre due opere: la prima sulla sinistra di Blu datata 2003 e che ricopre due facciate ad angolo dell’ex magazzino dell’Aeronautica Militare, ora occupato da famiglie di immigrati e che raffigura 27 volti;
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la seconda eseguita sul palazzo di fronte sulle due facciate ad angolo da Iena Cruz (Federico Massa) ed intitolata Hunting Pollution (A caccia di inquinamento) realizzata con pitture anti-smog e che raffigura un airone.
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In seguito ci siamo recati in Via dei Magazzini generali dove è collocata su un muro di cinta la lunga opera di JB Roch, Wall of Fame, che riproduce i volti di personaggi celebri.
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Subito dopo presso la sede romana di un famoso produttore di cartoon statunitensi troviamo il murales realizzato da omino71 e Mr.Kleva che effigia i principali titoli prodotti dalla medesima casa di cartoon (committente dell’opera).
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Su Via del Commercio abbiamo ammirato il gazometro e ci è stato spiegato il procedimento tecnico necessario a trasformare in gas materie prime come il coke nei primi decenni seguenti la sua costruzione datante 1937.
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Successivamente abbiamo ammirato altre emergenze collocate su via Ostiense. L’entrata dei Mercati Generali risalente al 1915 (recentemente ristrutturata) e che serviva tutta Roma di prodotti orto-frutticoli. Il recente ponte in ferro con luce di 126 metri che collega l’Ostiense col quartiere della Garbatella (e scavalla la linea metropolitana B) terminato nel 2012 e intitolato alla memoria di Settimia Spizzichino sopravvissuta all’Olocausto.
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La facciata della centrale Montemartini la prima centrale di produzione di energia elettrica della città; sull’altro lato abbiamo ammirato la nuova sede del Rettorato dell’Università Roma Tre inaugurato appena l’anno scorso e che fa largo utilizzo di forme e colori che dialogano col verde, che è particolarmente presente nel progetto, e che convive a poca distanza con altri edifici universitari più o meno recenti.
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Infine abbiamo terminato la passeggiata guidata davanti la necropoli di San Paolo che è incastrata tra la facciata dell’omonima chiesa il parco Schuster e la sede stradale, i reperti risalgono ad un periodo che va dal primo secolo a.C. al quarto d.C. e documentano il passaggio dal rito funerario dell’incinerazione a quello dell’inumazione, sono presenti in particolar modo un discreto numero di colombari.
Dopo circa due ore, verso le 12:30, si è conclusa la nostra “camminata nella storia”. Spaziando a ritroso lungo i secoli abbiamo compreso grazie alle nostre guide (Alessandro, Francesco e Remo) quanta ricchezza sia presente davanti ai nostri occhi (e proprio per questo in realtà celata alla nostra attenzione quotidiana). Per molti di noi è stato sorprendente poter ammirare anche i nuovi landscape artistico-architettonici che forniscono nuova linfa al quartiere e alla città tutta.