Effetti Collaterali, Storie da somministrare a grandi dosi: a Roma il festival del documentario con Munzi, Tulli, Smutniak e Merighi

Quattro serate con proiezioni gratuite dedicate ai temi della salute mentale, della migrazioni e dell’accoglienza e della trasformazione digitale. Dal 3 al 6 novembre allo Spazio SCENA di Roma con Q&A moderati da Maria Francesca Gagliardi.

Dal 3 al 6 novembre 2025, alle ore 19, lo Spazio SCENA della Regione Lazio ospita Effetti Collaterali – Storie da somministrare a grandi dosi, festival del documentario che porta sul grande schermo quattro opere di forte impatto sociale e culturale. L’iniziativa, a ingresso gratuito, vede la partecipazione di Francesco MunziAdele TulliKasia Smutniak ed Elisabetta Antognoni Nello Ferrieri di Cinemovel , con incontri moderati da Maria Francesca Gagliardi, Responsabile Scouting e diritti editoriali Lux Vide, società del gruppo Fremantle, e Direttore editoriale Ribalta edizioni: un’occasione per riflettere su temi urgenti come la salute mentale, le migrazioni, l’accoglienza e la trasformazione digitale attraverso il linguaggio autentico del documentario.  La direzione artistica è affidata a Francesco Frangipane, sceneggiatore e regista di cinema e teatro, che ha selezionato quattro opere capaci di dare voce a percorsi umani complessi, spesso drammatici, ma sempre animati da una profonda speranza. Ogni documentario rappresenta un frammento di realtà che invita a guardare con occhi nuovi e a interrogarsi sul proprio ruolo nel mondo, lasciando un segno profondo come un vero e proprio effetto collaterale nell’animo dello spettatore.

Il programma si apre lunedì 3 novembre con Kripton di Francesco Munzi, prodotto da Cinemaundici e distribuito da Zalab, che indaga la vita sospesa di sei ragazzi tra i venti e i trent’anni, volontariamente ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana. Il film esplora in profondità la soggettività umana attraverso il racconto della quotidianità dei protagonisti e delle loro relazioni con il mondo adulto. Martedì 4 novembre è la volta di Real di Adele Tulli, prodotto da Pepito Produzioni e FilmAffair e distribuito da Luce Cinecittà, un viaggio visionario nel mondo disincarnato della rete che esplora la trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale, dalle relazioni virtuali alla cybersessualità, dalle nuove dipendenze alle identità libere dai confini fisici del corpo.

Mercoledì 5 novembre Kasia Smutniak presenta il suo esordio alla regia con Mur, prodotto da Fandango e distribuito da Luce Cinecittà, un film che è allo stesso tempo diario intimo e denuncia. La regista racconta il suo viaggio nella zona rossa lungo il confine bielorusso, dove la Polonia ha costruito il muro più costoso d’Europa per impedire l’ingresso ai migranti, mentre contemporaneamente accoglie i rifugiati ucraini. Un percorso tra due muri, quello fisico del confine e quello della memoria personale, che solleva interrogativi urgenti sull’accoglienza e sui valori democratici europei. Giovedì 6 novembre chiude il festival Allacciate le cinture – Il viaggio di Io Capitano in Senegal di Tommaso Merighi, prodotto da Cinemovel Foundation, che documenta le proiezioni itineranti del film di Matteo Garrone nei villaggi e nelle scuole senegalesi, raccontando l’impatto del cinema sulle comunità e il potere del linguaggio cinematografico come strumento di dialogo e confronto.

«Il documentario rappresenta uno dei linguaggi cinematografici più potenti e autentici nel panorama contemporaneo – spiega Francesco Frangipane, direttore artistico del festival. La sua capacità di testimoniare la realtà e di portare alla luce vissuti personali e collettivi lo rende uno strumento espressivo unico. Oggi più che mai il documentario è chiamato a essere testimone del presente, raccontando storie che spesso sfuggono alla narrazione mainstream, e a contribuire a una riflessione critica capace di stimolare il cambiamento sociale».

La scelta di ospitare il festival presso lo Spazio SCENA conferma l’intenzione di creare un punto di incontro tra cittadini, studenti e appassionati di cinema. Dopo ogni proiezione, il pubblico avrà l’opportunità di confrontarsi direttamente con registi e produttori in sessioni di approfondimento curate da Maria Francesca Gagliardi, che guideranno il dibattito sull’uso del documentario come strumento narrativo e di riflessione critica. Uno spazio educativo pensato per favorire lo scambio intergenerazionale e promuovere nei giovani una coscienza critica su tematiche sociali complesse. 

Effetti Collaterali – Storie da somministrare a grandi dosi, è un progetto di Argot Produzioni, promosso da Roma Capitale è vincitore dell’Avviso Pubblico per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione Capitolina in occasione del Giubileo 2025 in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. 

Per informazioni è possibile scrivere all’organizzazione: annamariadifranco.argot@gmail.com

Fonte: Argo

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